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Che cos'č la cultura della pace? Tutte le pratiche non violente sono uguali, o esistono una vera e una falsa non violenza? La non violenza č una mera tattica politica o ha una dimensione spirituale? Qual č l'ambito di esercizio della disubbidienza civile? Molte risposte a queste domande, urgenti e drammatiche, si possono trovare qui, nei testi gandhiani raccolti da Thomas Merton di fronte alla minaccia della guerra nucleare nei primi anni sessanta. La non violenza, secondo Gandhi, č la legge fondamentale della natura umana, per il suo innato desiderio di pace, ordine, giustizia, libertŕ e dignitŕ personali. L'esercizio della non violenza richiede lo straordinario coraggio di non temere la morte e di soffrire senza desiderio di vendetta, e si ottiene solo con preghiera, disciplina e fede. La non violenza va esercitata sempre, non č solo non cooperazione con le ingiustizie ma costante rifiuto di qualunque cosa sia inaccettabile per la coscienza. La non violenza esige un comportamento puro e disinteressato, non puň essere piegata a fini pragmatici, pena il suo fallimento. La scelta di testi gandhiani del religioso Merton č ora arricchita da una nuova lettura di Gandhi quale leader politico piů influente del XX secolo del giornalista americano Mark Kurlansky.